venerdì 16 settembre 2011

FALSA PARTENZA



Salve a tutti… (mah!)
Sono ritornata, nonostante tutto!!!
Il mio muovermi nella dimensione e nello spazio non è mai passato inosservato. Magari per l’innata eleganza dei movimenti, magari per la grazia che uso spontaneamente in ogni cosa che faccio…insomma avete presente un elefante cieco afflitto da sordità con tutte e quattro le zampe sinistre che si muove in un negozio di cristalli? Ecco quell’elefante sono io!
Goffa nei movimenti e nei pensieri, sorrido di me e della vita stessa, a che serve prenderla sempre e solo sul serio tanto comunque vada non ne uscirò viva!!!
 Se sentirete qualcuno che per strada canta senza un motivo apparente o che si muove in modo spasmodicamente ritmato, Beh state tranquilli che quella rumorosa presenza sono io: quella tipa che in maniera ridicola si rende divertente nella vana speranza di riuscire a strappare uno spontaneo sorriso agli amici che le stanno accanto, che capisce sempre troppo tardi di avere fatto una gaffe, o che sempre a danno compiuto si accorge degli ostacoli per strada e nei locali e quella che arrossisce sempre in maniera catastrofica per qualsiasi complimento!
Qualcuno ha anche detto che sono una persona difficile per le innumerevoli sfumature del mio carattere, ma cosa potrei mai fare? Inventarmi seria e composta? Ridefinirmi sensibilmente romantica e dolce?Rivedermi in altro modo che non quello che non sia il mio, mi fa pensare ad una persona così tutta d’un pezzo, “ingessata” che per compiere un minimo movimento potrebbe anche rompersi la colonna vertebrale!!! Accetto ciò che sono. Vivo di tutto ciò che “tocca” il mio intimo, la mia essenza: i miei figli, amici, riflessioni, dubbi, ostacoli, dolori, lavoro, i miei disegni, il mio cantare, i miei sorrisi, i miei pianti, le mie poche vittorie e i miei più numerosi fallimenti.
Come un pianeta tutto gravita nella mia atmosfera in un turbinio di colori poco definito ma ugualmente (o diversamente) bello. Come un collezionista sono alla ricerca di quei “piccoli” tesori che custodisco gelosamente nel mio forziere.
Quanta euforia e quanta energia investiamo in ciò che facciamo  producendo effetti  più o meno positivi. A volte i risultati sono migliori di ogni nostro più incoraggiante pronostico, altre volte va peggio. Spesso mi piace immaginare, come può accadere durante una  gara di velocità ad esempio i cento metri piani, di sentir quel doppio fischio che mi avverte che forse mi viene concessa una seconda possibilità, una seconda partenza, una seconda via verso un successo che credo, direi spero, di meritarmi, … aspetto ancora che l’arbitro compia quel piccolo ma autorevole atto: il suono del doppio fischio che segnala la mia falsa partenza. Ovvero la storia della mia vita!

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